Il
Grand Orient of the Mediterranean ha celebrato la ricorrenza del Solstizio
d’Inverno 2018 E:. V:. in un Convento allo Zenit del Mediterraneo, unitamente
al Supremo Consiglio dell’Ancient
Accepted Scottish Rite for the Mediterranean - Rosae Crucis Ordo, Mediterranean Jurisdiction,
alCorpo
Massonico Rituale, ai Gran Maestri e ai Maestri Venerabili della Mediterranean
Grand Lodge, della International Mediterranean Grand Lodge e della Gran Loggia
di Sicilia.
A conclusione dei lavori rituali il Gran Maestro del Grand Orient
of the Mediterranean Luigi Asero ha presentato la sua Balaustra di fine Anno
dal titolo “Tra Speranza e Realtà”.
Balaustra del Solstizio d’Inverno 2018 E:. V:.
Tra Speranza e Realtà
Tante
speranze sono state riposte in un recente passato. Nell’unione dei popoli
europei come nella pace all’interno dell’area euro mediterranea. Già il 2010
sarebbe dovuto essere anno di svolta con l’avvio dell’area di libero scambio
poi in realtà mai costituita. Già nel passato il G.O.M. ha cercato di unire i
Fratelli massoni sparsi nei vari continenti ritenendo che non può esserci pace
se manca il dialogo.
E
come pensare in un futuro di pace se questo dialogo è negato? Come sperare
nella pace se l’Universalità della Massoneria è ridotta a “riconoscimenti” e
prestigio internazionale per fini che massonici e fraterni non sono?
Non
è un atto di accusa, quanto piuttosto un grido di dolore quello che il G.O.M.
intende lanciare nel tentativo ultimo di tornare a quella Fratellanza che
dovrebbe agire per il “bene comune” e garantire un futuro di pace e vero
progresso.
Troppe
però sono le disuguaglianze cui non si vuol porre rimedio. I popoli sono in
subbuglio in molte nazioni europee. Il concetto di accoglienza è stato
frainteso volutamente e per interessi molto profani con integrazione
dis-integrata. Sotto la bandiera di una finta accoglienza si sta infatti
cercando di far cadere tutte le certezze dei popoli (ospitati e ospitanti)
senza crearne di nuove e più rassicuranti. Il Mediterraneo di “Pace” diventa
sempre più terreno di scontro e di morte. Ambìto da tutte le potenze mondiali e
in verità gestito forse da nessuno. Usato quale discarica di rifiuti tossici,
usato quale crocevia di scambio di inenarrabili traffici illeciti. La finta
pace che si vuol imporre con missili e personaggi fantoccio mai desiderati
dalla comunità internazionale sta creando ulteriori squilibri negli assetti
geo-politici di troppi Paesi nord e centrafricani, così come la miope politica
europea sta rischiando di far crollare quegli ideali nei quali tanti giovani
hanno creduto. Le proteste in Francia, come in Germania, Belgio, Svezia, Grecia
e altri vengono taciute per far sì che il movimento di protesta non possa
ampliarsi ma le nuove tecnologie, invero meglio utilizzate dai giovani stanno
diffondendo questi malumori generando in tanti l’impressione di trovarsi
imprigionati in un regime gestito da chissà quali “piani alti”.
Tutto
questo non può essere taciuto e non può essere nascosto agli occhi dei veri
massoni che devono essere in grado di capire il cambiamento e far di tutto
perché esso sia orientato verso quegli ideali di bene comune prima che accada
l’irreparabile.
Quel
che doveva essere il mercato unico insieme all’area di libero scambio e che
doveva portare a tutti i popoli benefici rischia invece di cadere totalmente
preda delle multinazionali avide di denari e la globalizzazione (che non è
universalità) rischia di riportare indietro il mondo di ottanta anni almeno.
Perché un mondo in cui i cittadini non si rispecchiano più è un mondo destinato
a risolvere i suoi conflitti interiori con una grande Guerra. Che non sarebbe
mai la Terza, ma l’Ultima.
Bisogna
tornare presto ai Valori dell’europeismo, dell’integrazione fra culture che non
deve mai voler dire annullamento, per nessuno. Mantenere e sviluppare le
proprie Identità nazionali in un mondo Nuovo e progredito vuol dire prendere il
buono che c’è in ogni cultura e abbandonare tutto ciò che limita libertà e
progresso. Tutto ciò che contraddice l’espressione “bene comune”.
Non
possiamo dire addio alla globalizzazione, ma dobbiamo dire addio a ogni forma
di sfruttamento. Un mondo migliore è fatto di popoli orgogliosi della propria
identità, è fatto di scambi ed esperienze. Mai di sopraffazione. Un mondo in
cui ognuno sia felice di farne parte è fatto di merito e di aiuti concreti.
La
saggezza dice che se un povero ha fame non dobbiamo donargli un pesce, ma
dobbiamo insegnargli a pescare.
La
Massoneria deve imparare dalla saggezza popolare, perché con i tempi moderni,
così come è strutturata ha perso la sua di saggezza. Siamo però certi che sono
tantissimi, la maggior parte anzi, quegli Uomini Liberi che non trovano la
“via” soltanto perché manca loro la guida.
Per
quanto sopra esposto il G.O.M. rivolge a tutti gli Uomini Liberi questo
accorato ultimo appello. Per il Bene del Mediterraneo, per il Bene dei suoi
popoli, perché sia sempre il vero centro del mondo.
Operiamo
tutti insieme perché nelle tenebre esca fuori di nuovo la luce e il Bene
trionfi, come deve essere, sul male.